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L’arrivo di un figlio: ma quando si è davvero pronti?

 

Ciao, mi chiamo Roberta, e da quattro mesi sono in “dolce attesa”. Questo è il mio diario: spero che vi possa interessare e possa trasmettervi lo stesso desiderio che è nato in me di informarvi sui diversi aspetti di questa esperienza unica e meravigliosa. Buona lettura!


In un biglietto di nozze ad una coppia di amici ho scherzosamente scritto: congratulazioni per la vostra promozione da “quando vi sposate??” a “quando un bimbo??”.

Questa è stata una battuta fatta a due amici fraterni con i quali ho un grado di confidenza speciale, ma il tema è enorme, delicato, intimo e complicato.

Facciamo un bambino: accidenti, bello, bellissimo, ma ti si stravolge la vita, non lo so se sono pronta! E il lavoro?  E il viaggio di Natale? E gli aperitivi con gli amici? E quando è il momento giusto?

Se dentro di te sai che la vuoi una famiglia, allora effettivamente bisogna buttarsi senza stare lì a pensarci tanto: mia madre mi diceva sempre che quando l’avrei avuto fra le braccia, il mio pargoletto, non avrei sentito la mancanza di nessuna di quelle cose, perché lui sarebbe diventato la cosa più importante della mia vita.

E così ci siamo arrivati anche io e mio marito: abbiamo maturato, nell’ultimo periodo, il desiderio di allargare la nostra famiglia (composta attualmente da noi + 2 gatti) e in circa cinque mesi il nostro progetto si è concretizzato.



È stato in questo lasso di tempo che ho preso coscienza di quanto siamo stati fortunati a vedere realizzato in poco tempo il nostro desiderio ma anche di quanto io fossi impreparata: il progetto è una cosa, la realizzazione del progetto è un’altra. Ma perché a scuola/in casa/dal ginecologo si parla così poco delle tematiche relative alla fertilità di coppia?