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Esami e visite, tutta la prevenzione necessaria

Si sono poi susseguite le successive visite di controllo ed ecografie.

Davvero emozionante quella dell’accrescimento, che oltre ad esaminare con incredibile accuratezza lo sviluppo della bimba, ci ha permesso di intravederla con la ricostruzione in 3D.

Dico “intravedere” perché ormai la mia piccola la conosciamo: nella pancia fa quel che vuole, ignorando completamente le esigenze (legittime!) della dottoressa che fa le ecografie e anche stavolta lei non si è resa disponibile … troppo facile!

Le mie amiche hanno una bellissima foto del faccino in 3D: io ne ho visto sì e no la metà! In questo periodo mi sono poi sottoposta anche al temuto esame della curva glicemica, a scopo preventivo e conoscitivo perché non ho mai avuto valori sospetti. Devo dire che avevo letto talmente tante opinioni negative che ero preparata al peggio…

Certo non è una passeggiata, perché spararsi tutto quel glucosio a stomaco vuoto di prima mattina non è il massimo, ma sinceramente credevo peggio.

Più che altro è noiosa l’attesa, perché bisogna fare almeno tre prelievi del sangue nell’arco dell’esame, rispettando determinati tempi tra l’uno e l’altro.

Il glucosio mi ha dato alla testa: continuavo a ridere come ubriaca, e anche la bimba faceva le capriole in pancia! Ci si sente poi un po’ sballati per tutta la giornata… Ma anche questa è andata!

Ecografia morfologica con spettacolo incluso

Lato medico, arriva il momento dell’ ecografia morfologica: altro momento importante, sinceramente avevo un po’ di paura (ci sarà proprio tutto-tutto ???).

È stato un cinema: la mia pazzerella sembra una circense e rende difficile la vita alla specialista.

L’esame dura più di 1 ora e 30, ma alla fine riusciamo a misurare e a verificare tutto ciò che si deve valutare in quella sede: non manca niente!!!

Sarebbe stato carino alla fine della visita fare e avere per ricordo un bel primo piano del faccino, ma la scatenata (la cui nascita è prevista sotto il segno del capricorno, bella tosta!) non ne voleva sapere e si metteva non solo le mani, ma anche i piedini davanti al viso come per dire che ne aveva abbastanza di noi e del nostro ecografo.

Concludiamo un po’ faticosamente la visita e la specialista, che certamente ne ha di esperienza di bimbetti in pancia, ci saluta con un poco incoraggiante “ragazzi, auguri!”.

Ahinoi, siamo spacciati!??