Panettoni solidali di ASM, la bontà è sempre più vincente


Un successo oltre ogni previsione, quello dei panettoni e dei pandori solidali di C. Confetti Montenapoleone di Milano, proposti da ASM nel Natale del 2020.

La drammatica situazione sanitaria non ha fermato lo slancio benefico di tanti vecchi e nuovi estimatori dei nostri panettoni e pandori: una catena positiva, in cui la bontà dei dolci natalizi e la bontà dello scopo a cui sarà destinato il ricavato delle donazioni si sono fuse per determinare un numero di richieste mai raggiunte nei due anni precedenti.

Dalla singola persona che ha ordinato un panettone fino alle aziende che ne hanno richiesti decine, o addirittura un centinaio, per i loro omaggi di fine anno, tutti hanno contribuito ad un risultato molto lusinghiero, superiore ad ogni aspettativa.

Merito della qualità del panettone classico di alta pasticceria italiana, prodotto con lievito madre ed ingredienti di primissima scelta, dopo una lenta e tradizionale lavorazione. Ma merito anche delle confezioni, ancora più colorate, eleganti e festose, che hanno fatto dei panettoni e dei pandori anche un pensiero di sicura riuscita da regalare, grazie ai chiudipacco personalizzati.

E merito soprattutto della campagna a cui saranno destinati i fondi raccolti, ossia quella che mira a dotare alcuni ospedali italiani di respiratori tecnologicamente avanzatissimi, in grado di salvare la vita di molti dei 30mila bambini prematuri e ultraprematuri che nascono ogni anno in Italia.

Così, i tanti panettoni e pandori entrati nelle case addobbate a festa di tanti assidui e recenti amici di ASM saranno un segnale di speranza per tanti neonati ai quali una gestazione troppo breve non ha consentito di respirare autonomamente. Il regalo più bello che il difficile Natale 2020 potesse portare sotto l’albero dei piccoli più fragili. Grazie a tutti coloro che hanno contribuito a questo grande successo, e appuntamento già fissato per il Natale di quest’anno con il panettone solidale di ASM!

Intervista al professor Domenico Arduini: La gestione della gravidanza durante il COVID-19

Con la pandemia in corso, le donne che stanno aspettando un bambino si interrogano più di ogni altro sui comportamenti da tenere per tutelare sé stesse ed il nascituro durante la gravidanza, al momento del parto e subito dopo la nascita. Il Professor Domenico Arduini, Presidente del nostro Comitato Scientifico e Professore Onorario di Ginecologia e Ostetricia all’Università Tor Vergata di Roma, ci ha dato alcune sintetiche risposte ai dubbi più frequenti.


Chi è in gravidanza corre un rischio maggiore di contagio?

No, non si evidenzia un rischio maggiore per le gestanti, che devono adottare le stesse precauzioni imposte al resto dei cittadini.


Se la futura mamma è affetta da Covid-19, può trasmettere la malattia al feto?

No, sono stati pubblicati un centinaio di lavori, e non si è visto alcun caso di trasmissione verticale, ossia dalla madre al nascituro durante la gestazione. Il feto è protetto, ed i neonati di madri sintomatiche, o che sono state a stretto contatto con persone sintomatiche, non sono risultati positivi al Coronavirus. Va aggiunto che la gravidanza ed il parto non aggravano il decorso della malattia nella futura mamma.


Meglio partorire a casa per evitare rischi di contagio in ospedale?

Il parto in casa presenta dei rischi intrinseci, mancando l’assistenza ospedaliera. Occorre informarsi se l’ospedale ha organizzato, come sarebbe corretto, dei percorsi dedicati alle donne che devono partorire per evitare ogni contatto con eventuali malati di Covid-19. In caso affermativo, il parto ospedaliero rimane la scelta migliore. Lo stesso vale per l’assistenza medica durante i nove mesi: ecografie ed esami devono continuare, seguendo i protocolli abituali. L’unica raccomandazione in più riguarda le gestanti in contatto con soggetti positivi al virus, che devono eseguire un maggior numero di ecografie, poiché il Royal College britannico le raccomanda, a puro scopo prudenziale, per cogliere una eventuale riduzione nella crescita del feto.


Le gestanti positive al Coronavirus devono scegliere il parto cesareo?

No, le indicazioni al taglio cesareo rimangono le stesse che valgono per le donne non toccate dalla malattia. Lo stesso si può dire per l’utilizzo dell’anestesia peridurale e per la tempistica del parto, che non deve essere anticipato nelle donne affette da Covid-19.


Le neomamme positive al Coronavirus o affette da Covid-19 possono allattare normalmente o rischiano di far ammalare anche il neonato?

L’allattamento può avvenire tranquillamente: allo stato attuale delle conoscenze, non è stato trovato il virus nel latte delle donne malate. Via libera quindi a questa pratica, purché le condizioni cliniche della donna la consentano e con l’utilizzo della mascherina e lo scrupoloso rispetto delle prescrizioni igieniche valide per tutti, come il lavaggio prolungato delle mani e la disinfezione delle superfici.

L’energia più rinnovabile che ci sia è quella della vostra generosità

Nello scorso triennio, la campagna “Nascere per rinascere” ha prodotto, grazie alla sensibilità di tanti amici di ASM, risultati concreti e di immediato beneficio per chi aspetta un bambino: donazioni di apparecchiature diagnostiche molto avanzate sono state fatte da ASM ai Reparti Maternità degli ospedali di Spoleto e Rieti, situati nelle zone interessate dai violenti terremoti del 2016. 

Non ci siamo dimenticati di quelle popolazioni, e le future mamme che ne fanno parte potranno così essere assistite in modo ancora più efficace dai medici, permettendo alle madri ed ai loro bambini di mantenere un saldo legame con i rispettivi territori, fondamento per la rinascita di quelle terre, alle quali occorre ancora molto aiuto e un’intensa partecipazione per raggiungere lo scopo di un completo ritorno alla normalità. 

Ma crediamo che la forma di energia più rinnovabile sia proprio quella misurata dal nostro contatore, ossia la vostra generosità.

Perciò il nostro strumento ha ripreso immediatamente a girare per una nuova campagna, dedicata ai bambini più fragili, quelli nati prematuri e ultraprematuri.

Sono quei piccoli, circa 30mila ogni anno in Italia, per i quali spesso è impossibile svolgere autonomamente un’attività come la respirazione, senza cui non ci può essere vita: la durata troppo breve della loro gestazione non ha infatti permesso ai loro polmoni di svilupparsi appieno. 

Molti sarebbero quindi destinati a non farcela senza l’aiuto di un apparecchio respiratorio tecnologicamente molto avanzato, progettato e prodotto interamente in Italia, che ASM vuole acquistare e donare ad alcune strutture ospedaliere.

Abbiamo chiamato questa nuova iniziativa “Diamo respiro alla vita dei neonati prematuri”, e le abbiamo dedicato alcuni dei nostri eventi solidali.

Poi si è abbattuta sul nostro Paese la pandemia, ma i nostri prematuri non sono andati in lockdown!

Ora tocca a voi far progredire le caselline della raccolta fondi fino al traguardo, facendo a questi bambini così vulnerabili il regalo più bello, quello di poter respirare e vivere. 

Non dimentichiamoci di loro: eviteremo che siano fra le vittime indirette del Coronavirus. Senza muovervi da casa, in assoluta sicurezza, potete fare una donazione con carta di credito su questo sito, o eseguire un bonifico dal vostro computer o dallo smartphone. Trovate tutte le indicazioni nella sezione “Dona ora”.

5 PER MILLE AD ASM

Domande? I nostri specialisti rispondono

Le risposte dei due specialisti del Filo Rosso ASM di Milano e di Varese, la ginecologa Elisa Valmori e il genetista Giovanni Porta, alle domande più frequenti delle aspiranti e future mamme. In collaborazione con il sito del noto periodico “bimbisani & belli” indicazioni, chiarimenti e rassicurazioni a misura di donna.

Per i vostri quesiti, scrivete a redazione@asmonlus.it

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L’ecografo di ASM a Rieti, sostegno alla rinascita per Amatrice

Per rinascere dopo un terremoto disastroso come quello del 2016, un territorio ha bisogno anche di un sostegno alle nuove nascite, le sole in grado di garantirgli un futuro.

Amatrice è stato uno dei paesi più colpiti dal sisma, e ASM ha deciso di donare un ecografo portatile molto avanzato al Punto Nascita dell’Ospedale “San Camillo de Lellis” di Rieti, struttura di riferimento per le future mamme della località-simbolo del terremoto nel Lazio.

L’apparecchio è stato inaugurato il 5 ottobre 2019, ed è il frutto della generosa attività di raccolta fondi sviluppata dalla Delegazione di Roma della Fondazione ASM nel quadro della campagna “Nascere per rinascere”, dedicata alle Maternità coinvolte dai sismi verificatisi nell’Italia Centrale tre anni orsono.

Al taglio del nastro hanno presenziato, insieme a numerose ostetriche e ginecologhe del reparto, il Professor Domenico Arduini, Presidente del Comitato Scientifico di ASM, Maurizio Fabbri, Segretario Generale di ASM, il Dottor Gennaro D’Agostino, Direttore Sanitario della ASL di Rieti, e il Professor Felice Patacchiola, Direttore dell’Unità Operativa di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale.

Il Professor Arduini ha auspicato un circolo virtuoso fra le strutture ospedaliere alle quali ASM dona apparecchiature all’avanguardia e le gestanti che ne fruiscono, onde permettere alla nostra Associazione un più ampio sostegno da parte dei cittadini, indispensabile per sviluppare i suoi progetti.


La carica delle 101 donne per l’asta solidale del “Ponte”

Il Presidente di ASM e della Fondazione ASM, Marinella Di Capua (prima a destra), con la madrina dell’evento Cristina Parodi e con il Direttore Generale de Il Ponte Casa d’Aste Rossella Novarini (al centro)

L’unione di entusiasmo e altruismo, considerato come uno dei pregi della visione femminile del mondo, ha trovato perfetta realizzazione in un’asta benefica che ha avuto per protagoniste proprio le donne.
L’iniziativa è nata dall’incontro tra la sensibilità e lo spirito solidale della prestigiosa Casa d’Aste “Il Ponte” di Milano ed il progetto di ASM e della Fondazione ASM a favore dei neonati prematuri.

Un progetto che ha subito appassionato Rossella Novarini, che del “Ponte” è il Direttore Generale, Maureen Salmona, che ne cura le Pubbliche Relazioni, e Paola Colombo, che ne dirige l’Ufficio Comunicazione. E’ nato così l’evento “La carica delle 101 donne, che ha raccolto l’adesione di altrettante sostenitrici, le quali hanno donato oggetti a loro cari per un incanto che si è tenuto il 20 novembre 2019 nella storica sede del “Ponte”, a Palazzo Crivelli, nel Centro del capoluogo lombardo.


Un momento della riuscita asta benefica svoltasi a Milano, nelle storiche sale di Palazzo Crivelli

Oltre alla sala in cui si è tenuta la vendita, la Casa d’Aste “Il Ponte” ha messo a disposizione gratuitamente i propri rinomati esperti per la valutazione dei beni, la composizione dei lotti e la preparazione del catalogo, rinunciando anche a tutte le abituali provvigioni.
Una grande prova di generosità, che ha riscosso un grande successo. Grazie anche ad una madrina d’eccezione come Cristina Parodi, la partecipazione dei compratori all’asta, di persona oppure on line o telefonicamente, è stata molto elevata, tanto che i beni rimasti invenduti si sono contati sulle dita di una mano.

Il risultato in termini di raccolta lo dimostra: oltre 21mila Euro, che sono andati alla nostra campagna finalizzata ad aumentare le probabilità di sopravvivenza dei piccoli prematuri. Oltre all’artista Laura Steerman, che ha offerto un proprio quadro dedicato come immagine dell’avvenimento, sono state diverse le personalità che hanno donato beni che hanno fatto parte della loro vita.
Prima fra tutte Carla Fracci, che ha regalato due sciarpe, indossate in altrettante importanti occasioni artistiche: la “Traviata” di Verdi al San Carlo di Napoli e il film tratto dal balletto “Giselle” di Adam.


Cristina Parodi prestigiosa banditrice

Ma in catalogo figuravano molte borse e abiti di firme dell’alta moda, gioielli, opere d’arte e soprammobili, contesi a colpi di rilanci tra i partecipanti all’asta solidale.
Tra coloro che non hanno voluto mancare all’appuntamento con la solidarietà, affollando insieme al nostro Presidente Marinella Di Capua la sala in cui sono stati battuti i lotti benefici, c’erano Marta Brivio Sforza, Laura Morino Teso, Paola Neri, Michela Bruni Reichlin con Riccardo Gambaccini, Wilma Trenkwalder, Zemira Caldarola, Daniela Javarone, Michela Rossi, Cesarina Ferruzzi, Ludmilla Bozzetti, Enrica Barenghi, Daniela Biancolella, Clotilde De Santis, Letizia Bonelli con Pasquale Lettieri.


Una storia a lieto fine di entusiasmo femminile, che contribuirà a salvare tanti bambini fragili e a ridare la felicità ai loro genitori.


Il quadro di Laura Steerman, che l’artista ha dipinto espressamente come immagine dell’evento

Margherita, sulle ali della musica

Questa volta il tributo a Margherita è stato particolarmente originale. La piccola e dolce farfalla vola ogni anno, nel giorno che sarebbe stato quello del suo compleanno, con le ali della musica che i suoi genitori, Roberto e Valeria Nobilio, le costruiscono insieme all’Orchestra Papillon, di cui sono tra i fondatori. 

Un modo per ricordare, con la forza simbolica dell’arte e con l’impegno esecutivo di bambini e ragazzi, quella bambina volata in cielo troppo presto a causa di una gravissima malformazione cardiaca congenita.

Un modo per aiutare, tramite ASM, tutti gli altri neonati che soffrono di malattie fin dalla nascita ad essere curati in modo sempre più tempestivo ed efficace. Giunto alla sua sedicesima edizione, il “Concerto per Margherita” ha offerto al pubblico, accorso numeroso nella Basilica romana di San Pancrazio l’8 novembre 2019, un menu che ha unito in modo sorprendente ed accattivante alcune composizioni di Johann Sebastian Bach con diverse colonne sonore di film celebri. 


Una panoramica dell’Orchestra Papillon e del pubblico durante il concerto

E ad eseguire le note in onore di Margherita c’erano, insieme ai suoi genitori, le sorelle Beatrice e Caterina ed il fratello Lorenzo, tutti impegnati al violino. Particolarmente apprezzata la loro esecuzione in quintetto del brano di Ennio Morricone “Gabriel’s oboe”, dalla colonna sonora del film “Mission”.

Come sempre, il successo è stato caloroso, e numerose le offerte raccolte a beneficio della nostra Associazione.

Domenica 8 novembre sarebbe stata in programma la diciassettesima edizione dell’evento musicale benefico, ma la situazione sanitaria ha costretto gli organizzatori a rinviare il concerto. Tuttavia, l’Orchestra Papillon non ha voluto lasciare senza musica i propri fan: su Facebook è stato trasmesso un video, che vi proponiamo, in cui sono stati proposti diversi brani eseguiti dagli strumentisti della compagine orchestrale nelle rispettive abitazioni, e pezzi suonati dall’intero insieme in fasi non pandemiche. Il filmato è stato accompagnato dall’invito a fare donazioni a beneficio di ASM. Ma il “Concerto per Margherita” del 2020 è soltanto rimandato all’anno prossimo. Tornerà presto quell’atmosfera speciale di amore per l’arte musicale e di autentica solidarietà che lo caratterizza fin dalla prima edizione del 2004.

Vi terremo informati.



Il video del concerto 2019, è stato curato da Mauro Ferracchiato.



Ma l’Orchestra Papillon non si è mai fermata: anche durante il lungo lockdown primaverile la musica è stata di casa (è proprio il caso di dirlo) per i giovani e i giovanissimi strumentisti della compagine. Lo testimonia il suggestivo video che pubblichiamo, in cui viene eseguito “a domicilio” il più celebre brano della Carmen di Georges Bizet.


Quando l’amicizia è solidarietà

Un incontro felice tra amici accomunati dallo spirito di servizio verso i più deboli: può essere questa la sintesi della collaborazione instauratasi fra Amitié Sans Frontières” da un lato e ASM e Fondazione ASM dall’altro. 

Alcuni degli illustri ospiti del Galà ritratti all’esterno della Villa Reale di Monza: da sinistra, Beppe Menegatti, Carla Fracci, il Direttore musicale del Teatro alla Scala Riccardo Chailly con la moglie Gabriella, l’Ambasciatore Umberto Di Capua con la moglie Marinella, Presidente di ASM e della Fondazione ASM

Photo Credit: Canio Romaniello

Un incontro che ha dato un frutto prezioso: la Serata di Gala svoltasi il 1° giugno 2019 nel Salone delle Feste della Villa Reale di Monza, il cui ricavato è stato in gran parte devoluto al progetto di ASM indirizzato ai neonati prematuri. Ma torniamo all’origine di questa iniziativa, con un po’ di storia. “Amitié Sans Frontières” è un’Organizzazione non Governativa riconosciuta dall’ONU, fondata nel 1991 da Regine Vardon West nel Principato di Monaco: il Principe Alberto II, ne è Presidente Onorario.


Elena Mezza, già Presidente del Club di Milano di “Amitié Sans Frontières” (seconda da sinistra), insieme all’Ambasciatore Umberto Di Capua (primo a sinistra), a Carla Fracci con il marito Beppe Menegatti, e a Marinella Di Capua (ultima a destra), Presidente di ASM e della Fondazione ASM

I suoi scopi umanitari sono riassunti in tre princìpi-guida: giustizia, tolleranza e amicizia. L’Associazione si articola in Club, attivi in diversi Paesi del mondo: quello di Milano, creato nel 2006, è uno dei 14 presenti in Italia.
Il Club milanese, in linea con gli scopi dell’organizzazione di cui fa parte, dedica le proprie energie sia al sostegno di progetti internazionali sia al supporto di iniziative locali. 

Ed eccoci di nuovo al felice incontro con ASM, Fondazione ASM per la Salute dell’Infanzia e con la campagna “Diamo respiro alla vita dei neonati prematuri”, alla quale è stato dedicato l’anno scorso, grazie alla sensibilità ed all’attenzione di Elena Mezza per i nostri fini e le nostre attività, l’annuale evento di charity organizzato da “Amitié”.
La serata ha riunito oltre 150 selezionati ospiti, che hanno apprezzato la prelibata cena servita nel salone progettato dal Piermarini e che hanno partecipato alla lotteria ricca di prestigiosi premi, per poi intrattenersi con la musica ed i balli.


Uno scorcio del Salone delle Feste durante l’evento benefico

Photo Credit: Canio Romaniello

 Il Galà è stato onorato dalla presenza della fondatrice di “Amitié Sans Frontières, Regine Vardon West, che ha tenuto un discorso tratteggiando l’identità dell’organizzazione e lo spirito che la anima. Gli interventi di Elena Mezza e del nostro Presidente, Marinella Di Capua, hanno dettagliato ai presenti l’importanza della destinazione benefica dell’evento. 

Tra i personaggi che non hanno voluto mancare un appuntamento così qualificato con la solidarietà, l’Ambasciatore dell’Ordine di Malta nel Principato di Monaco, Umberto Di Capua, con la moglie Marinella, Presidente di ASM e della Fondazione ASM, il Direttore musicale del Teatro alla Scala, Riccardo Chailly, con la moglie Gabriella, l’indimenticabile stella della danza classica Carla Fracci, con il marito Beppe Menegatti, Piero Addis, Direttore della Reggia di Monza, il Console Onorario del Portogallo a Milano Daria Pesce, il Direttore del “Nuovo”, Riccardo Signoretti, con Leonardo Xavier, l’imprenditore Giovanni Bozzetti con la moglie Ludmilla, Maria Luisa Trussardi, lo stilista Pierre Prandini, l’imprenditore Adriano Teso con Laura Morino, Umberto e Annalisa Paolucci, Giampaolo Landi di Chiavenna con la consorte Margherita, Maria Bonatti con Laura Ferrari Aggradi, Manuela Consensi Dini, Urbano Alessio e Silvana Fiolini, Letizia Bonelli e Pasquale Lettieri, la scrittrice Elena D’Ambrogio Navone.


Un momento del discorso di Marinella Di CapuaPresidente di ASM e della Fondazione ASM. Accanto a lei, a sinistra, il Direttore musicale del Teatro alla Scala Riccardo Chailly e la scrittrice Elena D’Ambrogio Navone. A destra, Giampaolo Landi di Chiavenna e Carla Fracci

L’allora Presidente del Club di Milano di “Amitié Sans Frontières”, Elena Mezza, consegna l’assegno della raccolta fondi della serata a Marinella Di CapuaPresidente di ASM e della Fondazione ASM, e al Segretario Generale Maurizio Fabbri  

Per rinascere dopo il sisma, a Spoleto l’aiuto di ASM alle gestanti è concreto

Una piccola porzione dell’Ospedale “S. Matteo degli Infermi” di Spoleto era ancora inagibile per le conseguenze del terremoto.


Un segno tangibile delle profonde ferite lasciate dal sisma del 2016 nella cittadina umbra, che ha visto inaugurare ufficialmente, l’8 giugno del 2019, due apparecchiature di ultima generazione donate da ASM al Reparto Maternità diretto dal Dottor Fabrizio Damiani.

L’ecografo portatile ed il cardiotocografo, frutto dei fondi raccolti fra i sostenitori di ASM con la campagna “Nascere per rinascere”, potenziano le capacità di assistenza medica di una struttura che è il punto di riferimento per tutte le future mamme della Valnerina, zona particolarmente interessata dal terremoto di quattro anni orsono.

Un passo in avanti che può contribuire a mantenere saldo il legame delle gestanti con il loro territorio, favorendo la nascita dei loro bambini nei luoghi di origine e la piena rinascita di quelle terre.

L’utilizzo dell’ecografo portatile in Sala Parto favorisce poi il parto naturale, contribuendo a ridurre la quota dei cesarei, che al “S. Matteo degli Infermi” è già tra le più basse dell’Umbria, come ha sottolineato nel suo intervento il Dottor Damiani, Direttore del Dipartimento Materno-Infantile della USL Umbria 2.

Il battesimo dei due apparecchi, con il taglio del nastro e l’apposizione della targhetta che testimonia la donazione da parte di ASM, ha avuto ampio spazio sui media locali.

Presenti alla cerimonia, insieme a Fabrizio Damiani e al nostro Segretario Generale Maurizio Fabbri, il Direttore Sanitario della USL Umbria 2, Dottor Pietro Manzi, e il Direttore del Presidio Ospedaliero di Spoleto, Dottor Luca Sapori.