Ginecologi, vaccino Covid: il Ministero rassicura le donne in gravidanza

La raccomandazione riguarda in particolare le donne nel secondo e terzo trimestre.

La circolare del Dipartimento per la prevenzione del ministero della Salute sulle raccomandazioni del vaccino anti-Covid per le donne in gravidanza “rassicurando le decine di migliaia di donne gravide e in allattamento”, ha “confermato l’assoluta tranquillità per le stesse nel procedere alla vaccinazione anti Covid-19”. Infatti, “conferma ed enfatizza quanto già espresso dalla Federazione Sigo-Aogoi-Agui-Agite, sia nei suoi costanti rapporti con i tavoli istituzionali, sia attraverso campagne mediatiche di sensibilizzazione, condotte anche sui social media, per rassicurare le gestanti e le puerpere in allattamento circa l’assoluta sicurezza del vaccino anti Covid”.

A dirlo è la Sigo, la Società italiana di ginecologia e ostetricia insieme alle sue associazioni confederate. Per le Società scientifiche “si tratta di un vaccino che contiene mRna, non il virus, e quindi non vi sono motivi biologici che controindicano il suo utilizzo in qualunque fase della gravidanza. Non ci sono ragioni per ritenere che il vaccino aumenti il rischio teratogeno e vi è documentazione che non aumenta il rischio di aborto nel primo trimestre.

In ciò ci permettiamo di precisare che per i motivi esposti la vaccinazione può essere consigliata in tutte le epoche della gravidanza e ciò tenendo conto dei dati epidemiologici ma anche di quanto ribadito dall’Organizzazione mondiale della sanità”.La circolare firmata dal direttore generale della Prevenzione, Gianni Rezza, spiega che la raccomandazione riguarda in particolare le donne nel secondo e terzo trimestre. Relativamente al primo trimestre, “la vaccinazione può essere presa in considerazione dopo valutazione dei potenziali benefici e dei potenziali rischi con la figura professionale sanitaria di riferimento”.

La vaccinazione contro il Covid viene inoltre raccomandata per le donne che allattano, senza necessità di sospendere l’allattamento. Il neonato allattato da madre vaccinata potrà seguire il suo calendario vaccinale senza alcuna modifica.  L’Iss aggiorna le precedenti indicazioni ad interim e spiega come “sebbene la vaccinazione possa essere considerata in qualsiasi epoca della gravidanza, ad oggi sono ancora poche le evidenze relative a vaccinazioni eseguite nel primo trimestre.

Le donne che desiderino vaccinarsi in questa epoca gestazionale devono valutare rischi e benefici insieme a un sanitario anche alla luce dell’evidenza che la febbre, che rientra tra le possibili reazioni al vaccino, può causare un aumento del rischio di malformazioni congenite”. Le donne a maggior rischio di contrarre l’infezione da Sars-Cov-2 (es. professioniste sanitarie, caregiver) e/o a maggior rischio di sviluppare una malattia grave da Covid (donne con fattori di rischio come età> 30 anni, BMI>30, comorbidità, cittadinanza di Paesi ad alta pressione migratoria) rimangono il target prioritario per la vaccinazione in gravidanza. Si sottolinea inoltre che, se una donna vaccinata scopre di essere in gravidanza dopo aver già ricevuto il vaccino, “non c’è evidenza in favore dell’interruzione della gravidanza. Inoltre, se una donna scopre di essere in gravidanza tra la prima e la seconda dose del vaccino può considerare di ritardare la seconda dose fino al secondo trimestre”.
 

 

Lasciti solidali, così potete aiutarci

In occasione della Giornata internazionale del lascito solidale, che si celebra il 13 settembre di ogni anno, abbiamo preparato un pratico vademecum per spiegare in modo chiaro e sintetico come poterci aiutare a tutelare la salute delle nuove vite anche oltre la vita.

Dieci domande e dieci risposte sui lasciti solidali, con le indicazioni di base per rispondere ai dubbi più comuni e per compiere correttamente questo gesto altruistico. Un gesto che permetterà di prolungare nel tempo il sostegno ad ASM, e quindi alla scienza medica in una delle sue missioni più importanti e impegnative: dare l’assistenza più avanzata alle future mamme affinché il bambino che attendono possa essere, sempre più spesso, un bambino sano, e in seguito un adulto in buona salute. 

Un gesto, quello del testamento solidale, in grado di infondere nuova vita, la vita che nasce, ai beni terreni. E anche un gesto che esprime la volontà di decidere con consapevolezza, esattamente come si fa durante l’esistenza, la destinazione dei propri averi, senza lasciarla agli automatismi di legge. 

Una considerazione che vale per tutti, ma che è particolarmente fondata per coloro che non hanno figli. Con la certezza, per quanto riguarda i lasciti a beneficio di ASM Onlus e della Fondazione ASM per la salute dell’infanzia, che ogni valore ereditato da noi, piccolo o grande che sia, andrà fino all’ultimo Euro a finanziare le nostre attività di informazione, diagnosi, ricerca e cura incentrate sulla gravidanza, l’età neonatale e i loro problemi di salute. Anche gli immobili verranno venduti per disporre di risorse monetarie da destinare ai nostri scopi istituzionali.

  1. Se decido di destinare ad un lascito solidale una parte di ciò che possiedo, i miei familiari più stretti sono comunque tutelati legalmente?

Assolutamente sì. La Legge italiana riserva ad alcuni familiari più stretti una quota prefissata dell’eredità. Questi parenti, chiamati “legittimari”, sono il coniuge, i figli e, se mancano questi ultimi, gli ascendenti, ossia i genitori e, in mancanza di essi, i nonni. Per esempio, in presenza di un coniuge e di un figlio, a ciascuno toccherà un terzo dell’asse ereditario, e questi due terzi saranno già assegnati per Legge. Colui che fa testamento, potrà disporre soltanto di un terzo del proprio patrimonio, scegliendo chi lo erediterà, per esempio una realtà del non profit come ASM Onlus. Questa porzione si chiama infatti “quota disponibile”. E’ inutile eccedere la propria quota disponibile intaccando le quote destinate ai legittimari: questi ultimi potranno infatti fare causa a chi ha illegalmente ereditato per riavere quanto è loro dovuto.

2. È possibile lasciare tutti i miei beni, con un testamento, ad una o più Associazioni non profit?

Ciò può avvenire esclusivamente se non vi sono coniuge, figli o, se mancano questi ultimi, ascendenti, ossia i genitori e, in mancanza di essi, i nonni. Questi familiari sono detti “legittimari”, e ciascuno di essi deve ricevere una porzione di eredità fissata per Legge. In Italia non è possibile, come avviene per esempio negli Stati Uniti, diseredare i parenti più stretti e lasciare tutti i propri averi in beneficenza. Pertanto, se ci sono dei legittimari, il testatore potrà disporre a suo piacimento soltanto di una quota dei propri beni, detta appunto “quota disponibile”, che varierà a seconda della situazione familiare, (nei grafici presenti alla fine del testo si può vedere qual è la quota disponibile nelle diverse situazioni familiari). Tale quota potrà essere a sua volta ripartita, se lo si vorrà, fra diversi beneficiari, sia per porzioni sia per singoli beni: per esempio, un appartamento ad un’Associazione, un conto corrente ad un’altra. Per disporre di un lascito ad ASM Onlus è importante riportare correttamente la denominazione completa dell’Associazione, meglio ancora se accompagnata dal nostro codice fiscale.

3. Che cosa avverrà del mio patrimonio se non faccio testamento?

Se la successione non è testamentaria, i beni del defunto verranno suddivisi secondo quote stabilite dalla Legge fra i parenti fino al sesto grado, chiamati eredi legittimi, che includono anche i legittimari già illustrati nelle due precedenti domande. Questa modalità di trasmissione dell’eredità si chiama “successione legittima”. Se mancano parenti fino al sesto grado, l’eredità passa allo Stato.

4. È possibile fare testamento soltanto al di sopra di una certa soglia di patrimonio?

No, non esiste alcuna soglia prevista dalla normativa vigente. È una falsa credenza quella che la scelta di fare testamento riguardi soltanto le grandi ricchezze. Anche patrimoni di piccola entità possono essere oggetto di un lascito. Anzi, la maggior parte di queste liberalità destinate alle Associazioni non profit non supera i 20mila Euro. 

5. Quali sono i beni che posso lasciare ad una realtà del non profit?

Possono essere oggetto di un lascito le somme di denaro depositate sui conti correnti, gli strumenti di investimento finanziari come le azioni e i titoli obbligazionari, le polizze assicurative sulla vita, le case e i terreni, le opere d’arte, i gioielli, gli arredi. Le polizze vita non fanno parte del patrimonio ereditario, poiché l’indennizzo è un diritto che deriva da un contratto di assicurazione stipulato in precedenza.

6. Quali sono esattamente le modalità per preparare un testamento? Occorre prevedere il costo di un Notaio?

Un testamento può avere due forme: olografo o pubblico. Il testamento olografo, che non comporta alcun costo, deve essere redatto a mano su un qualunque foglio, e deve riportare obbligatoriamente la data in cui è stato scritto e la firma di colui che lo redige (il testatore). È consigliabile depositarlo presso un Notaio. Un punto importante: affinché sia valido, un testamento olografo deve essere scritto interamente a mano (non è ammesso l’uso, neppure parziale, di computer e macchine da scrivere) e scritto interamente dal testatore (non possono esserci parti scritte a mano da altre persone). La forma del testamento pubblico comporta l’intervento (ed il relativo costo) del Notaio, davanti al quale il testatore dichiara le sue volontà, che saranno trascritte dal Notaio alla presenza di due testimoni. Il professionista, che è anche un pubblico ufficiale, conserverà poi il testamento. Questa opzione ha il vantaggio di fruire della competenza notarile, che eviterà di incorrere in errori e approssimazioni. 

7. Una volta redatto il mio testamento, potrò modificarlo oppure sarà irrevocabile?

Ogni testamento può essere modificato o revocato in qualsiasi momento, mantenendone o cambiandone anche la forma. Se si desidera modificare un testamento olografo, è necessario scrivere le variazioni a mano, datarle e sottoscriverle. In caso di redazione di un nuovo testamento, è consigliabile esplicitare che revoca il precedente.

8. Io e mia moglie possiamo fare un unico testamento? E in caso di separazione, ognuno avrebbe ancora diritto ad ereditare dall’altro?

No, il testamento è un atto personale, e ogni coniuge deve esprimere individualmente le proprie volontà. Con la separazione marito e moglie continuano ad essere legittimari in modo reciproco: ognuno avrà diritto per Legge ad una quota dell’eredità dell’altro. Soltanto il divorzio annulla ogni diritto all’eredità tra i coniugi.

9. Qual è la differenza fra eredità e legato?

L’eredità dispone la destinazione del patrimonio complessivo a uno o più soggetti, mentre il legato è una disposizione mirata, che destina ad un soggetto una somma di denaro, un bene o uno strumento finanziario precisamente individuati. Tale forma rende meno complessi gli adempimenti per chi riceve il bene, ed è quindi consigliabile quando si intendono sostenere le attività benefiche di un’Associazione non profit.

10. I lasciti solidali sono soggetti ad imposte?

No, i lasciti alle realtà del non profit, come ASM Onlus e la Fondazione ASM per la salute dell’infanzia, sono esenti da ogni imposta di successione. Pertanto, tutto ciò che viene devoluto a tali organizzazioni arriva integralmente ai destinatari.


Di quanto potrò disporre per la solidarietà?
Ecco le quote nelle varie situazioni familiari



Quali sono i dubbi e le domande più frequenti delle future e delle neomamme? Rispondono i dati del Filo Rosso di ASM. I farmaci largamente al primo posto

  • Quali sono i dubbi e le domande delle donne che vorrebbero diventare madri, di quelle che stanno aspettando un bambino e delle neomamme?
  • La risposta viene dai dati del Filo Rosso di ASM, il servizio telefonico di consulenza medica gratuita sulla salute prima, durante e dopo la gravidanza.
  • L’uso dei farmaci è la preoccupazione maggiore, con quasi la metà dei quesiti. Gli psicofarmaci rappresentano un quinto delle consulenze sul tema.
  • È un segno di consapevolezza il fatto che l’80% delle richieste sui medicinali sia fatta prima di assumerli, quota che sale al 90% per gli psicofarmaci.
  • Secondo argomento per importanza è quello delle patologie materne, mentre è stata scarsa l’attenzione sul COVID-19, concentrata nell’allattamento.
  • Il livello di istruzione delle utenti è elevato: la metà è laureata e il 38% ha un diploma. Segnale di minore volontà di informarsi nelle fasce meno istruite?
  • Quasi i due terzi delle donne che chiamano il servizio di ASM ha fra 30 e 40 anni, ma l’11,5% è ultraquarantenne. Le più giovani sono al 22,3% del totale.


La gravidanza, ma anche la fase che precede il concepimento e quella dell’allattamento, sono momenti in cui crescono nelle donne gli interrogativi e i dubbi, spesso accompagnati dall’ansia, sulla loro salute e su quella del bambino che nascerà o che ha appena visto la luce. ASM dal 1988 offre alle aspiranti, future e neomamme il Filo Rosso, un servizio telefonico e via e-mail di consulenza medica gratuita sulla salute durante la gestazione e nella fase preconcezionale, sul rischio riproduttivo e sull’allattamento, offerto da specialisti in ostetricia e genetica.

I dati rilevati nel 2020 offrono un interessante campione degli argomenti più importanti sui quali le donne chiedono chiarimenti e rassicurazioni. È la gravidanza a calamitare quasi due terzi dei quesiti (62,5%), seguita dall’allattamento con il 20%, e dalla fase preconcezionale, sulla quale desidera una consulenza il 17,5% delle utenti. 

Al centro dell’attenzione femminile si trova largamente l’uso dei farmaci, che assomma il 47,2% delle richieste fatte agli specialisti di ASM. Un dato molto confortante, che denota un alto grado di consapevolezza, riguarda i quesiti prospettici sui medicinali, che rappresentano l’80% del totale. Ciò significa che un parere medico aggiuntivo viene richiesto prima di assumere (o di continuare ad assumere) il preparato farmaceutico che è stato prescritto. 

Curiosamente, questo atteggiamento cautelativo è più diffuso durante l’allattamento (94,2%) e prima del concepimento (83%) rispetto ai nove mesi dell’attesa (75%). Il sistema di rilevazione delle chiamate al Filo Rosso permette di conoscere la quota delle domande riguardanti gli psicofarmaci: sono un quinto (20,29%) di quelle sull’uso delle medicine, e il 90% è prospettica. 

Viene quindi correttamente percepita la necessità di una maggiore informazione preventiva su questa categoria farmacologica, il cui considerevole peso ha d’altronde un indubbio significato sociale. Ma anche sul complesso degli argomenti oggetto delle consulenze prevalgono largamente, con quasi i tre quarti del totale (73,05%), le domande poste in prospettiva, prima di agire.

Subito dopo i farmaci, il tema oggetto di maggiore interesse è quello delle patologie materne, con il 28,6% delle richieste. Seguono le situazioni fisiologiche, con il 4,17%, e l’argomento di maggiore attualità, il COVID-19, con il 2,08 per cento. La pandemia non è quindi al centro dei pensieri delle gestanti (soltanto l’1,1% ha domandato chiarimenti durante la gravidanza), mentre attira maggiore interesse in chi sta allattando (6,25%). Le patologie della gravidanza (8,22%) e dell’allattamento (5,56%) riscuotono una certa attenzione nei rispettivi campi, come pure i problemi vissuti nelle gestazioni precedenti, molto presenti nelle consulenze sulla fase preconcezionale (19,05 per cento). 

Scarso il peso (1,81%) dei quesiti in materia di agenti fisici (radiografie, TAC e risonanze) e di agenti tossici (1,39%). Un’indicazione positiva, quest’ultima, dato che nella categoria in questione è incluso l’utilizzo di alcol e droghe.  La scomposizione delle chiamate per livello di istruzione evidenzia che le laureate rappresentano la metà delle utenti (49,75%) e che il 38,48% ha un diploma di Scuola Superiore. Soltanto il 7,84% dichiara la Licenza Media. 

Un dato che potrebbe anche essere interpretato come un segnale preoccupante della minore propensione o possibilità di informarsi da parte delle fasce meno istruite della popolazione femminile. 

Venendo all’età di chi si rivolge al Filo Rosso, quasi i due terzi (65,20%) delle donne che chiamano gli specialisti di ASM hanno fra i 30 e i 40 anni, ma c’è una quota dell’11,52% che ha superato i 40, mentre il 22,30% si colloca fra i 20 e i 30 anni. Un quadro che conferma quello nazionale tracciato dall’ISTAT nel suo rapporto demografico sul 2020, che vede l’età media di chi partorisce un bambino elevarsi a 32,2 anni, e la fecondità delle trentenni superare quella delle ventenni. Degno di nota il dato sulle ultraquarantenni che pongono domande prima del concepimento: quasi raddoppiato (21,31%) rispetto alla media generale, a denotare una propensione a ritardare il progetto della maternità, che forse non sempre si traduce nella realtà di una gravidanza. 

Gravidanza e allattamento sicuri anche dopo il vaccino

Nuovi dati hanno smentito le affermazioni infondate di attivisti No Vax secondo cui le iniezioni del vaccino per il COVID-19 di Pfizer e Moderna danneggerebbero la placenta e contaminerebbero il latte materno. 

I vaccini forniscono RNA messaggero sintetico (mRNA), inducono il corpo a produrre proteine ​​che a loro volta inducono anticorpi ad contro il coronavirus. I No Vax affermerebbero, senza prove, che l’mRNA induce anche anticorpi che attaccano una proteina chiamata sincitina-1, che è importante per lo sviluppo della placenta durante la gravidanza. Affermano anche che l’mRNA dei vaccini finisca nel latte materno. 

Quando i ricercatori hanno studiato campioni di sangue di 15 donne che hanno ricevuto almeno una dose del vaccino Pfizer, tra cui due donne incinte e cinque che stavano allattando, hanno riscontrato gli anticorpi del coronavirus ma nessun anticorpo contro la sincitina-1. 

Nessuna delle donne che allattavano aveva l’mRNA del vaccino nel latte, secondo un rapporto pubblicato su medRxiv. “Questo piccolo studio ci dice che è improbabile che la vaccinazione con mRNA di COVID-19 causi complicazioni in gravidanza o fertilità attraverso anticorpi a reazione incrociata contro la sincitina-1 o per i bambini allattati al seno attraverso il latte materno”, hanno affermato gli autori.


Nuovi vantaggi con la tessera di ASM sempre legati all’eccellenza medica

Per gli amici di ASM crescono ancora le opportunità collegate alla nostra tessera. Oltre agli sconti già attivi all’istituto Stomatologico Italiano di Milano e presso la struttura sanitaria Politerapica di Seriate, ora c’è un vantaggio in più.

In questo caso, ad offrirlo, è una struttura diretta da un medico che ha legami storici con la nostra Associazione, il Professor Enrico Bernè, che non è soltanto un membro del nostro Comitato Scientifico, ma è anche uno degli specialisti che hanno dedicato la maggiore attenzione alla cura delle malformazioni vascolari congenite e dell’adulto, terapia nella quale l’utilizzo del laser ha avuto crescente applicazione, e risultati sempre più efficaci sui bambini, grazie al Centro sostenuto da ASM e diretto dal Dottor Bernè con grande dedizione e professionalità.

Attualmente questo Centro ha sede presso il Magenta Medical Center di Milano, una struttura polispecialistica situata in Corso Magenta 46, che applicherà uno sconto del 10% su tutte le prestazioni a coloro che presenteranno la tessera della nostra Associazione in corso di validità, mentre per i loro familiari sarà sufficiente esibire una fotocopia della tessera di ASM.

Oltre che alle malformazioni vascolari, il Magenta Medical Center applica la laserterapia e la laserchirurgia mininvasiva a diverse patologie, come l’insufficienza venosa, le emorroidi e le fistole, le neoformazioni cutanee. È attivo nella prevenzione delle neoplasie cutanee con lo studio della cute tramite un videodermatoscopio di ultima generazione.

È inoltre possibile effettuare check up completi per una valutazione generale del proprio stato di salute ed eseguire esami preoperatori direttamente in sede. Sono effettuate anche visite specialistiche di chirurgia generale, vascolare, urologica e ginecologica, e sono presenti specialisti nelle branche della cardiologia, dell’endocrinologia e della dermatologia, oltre che consulenze psicologiche e di neurofeedback per la soluzione di ansia, insonnia e disturbi dell’apprendimento.

È inoltre disponibile un servizio di diagnostica ecografica per alcuni distretti, nonché di ecocolordoppler.

Per contattare il Magenta Medical Center, aperto dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 19.30, si può telefonare al numero 02-43.91.16.47, oppure scrivere all’indirizzo e-mail info@magentamedicalcenter.com

 

 

Il successo delle maxi uova di Pasqua: si sono fatte in tre per i prematuri, e hanno raddoppiato la solidarietà


Per questa Pasqua abbiamo messo all’asta tre maxi-uova di cioccolato riccamente decorate dallo stilista Pierre Prandini. All’interno la sorpresa più bella: un respiro vitale per i prematuri. Il primo maxi-uovo è stato donato da ASM alla Onlus “Sacra Famiglia”, mentre le altre due sono state vinte da due generose amiche della Fondazione ASM, e hanno allietato la loro Pasqua al sole della Costa Azzurra e fra le nevi della Svizzera. Per quest’ultima, è stata preziosa la collaborazione di Jasmine Vispi.

  • Tre maxi-uova di Pasqua messe all’asta con grande successo per dare una speranza in più di sopravvivenza ai circa 30mila bambini prematuri che vedono la luce ogni anno in Italia, costretti fin dalla nascita in zona rossa.
  • I proventi della riuscita iniziativa sono andati alla campagna della Fondazione ASM per la donazione di sofisticati respiratori ad alcuni ospedali italiani, macchine con cui si potrà dare respiro a chi non ne ha.
  • Oltre ad aiutare i neonati più fragili, una delle grandi uova ha allietato la Pasqua di altre persone in difficoltà, gli ospiti della Sacra Famiglia, cui è stata donata.

  In una Pasqua ancora afflitta dalla pandemia, la solidarietà di tanti amici non è mancata. Al nostro appello per i neonati prematuri e ultraprematuri, che da sempre iniziano la loro vita in zona rossa, hanno risposto tanti amici della nostra Fondazione, partecipando con molto entusiasmo alla nostra iniziativa di regalare il primo grande uovo alla Fondazione Sacra Famiglia Onlus di Cesano Boscone, la storica istituzione che da 125 anni aiuta le persone fragili, e in particolare i bambini affetti dalla sindrome di Down e gli anziani con gravi disabilità. Due fragilità e un unico grande sostegno da parte di ASM. Le altre due uova giganti sono state aggiudicate a due amiche sostenitrici di ASM.

  I proventi di questa nostra inedita iniziativa di Pasqua serviranno ad incrementare la raccolta fondi della campagna “Diamo respiro alla vita dei neonati prematuri”, finalizzata all’acquisto di sofisticati respiratori da donare ai reparti di Terapia Intensiva Neonatale. Questi apparecchi dalla tecnologia molto avanzata potranno dare un futuro a tanti dei 30mila bambini nati troppo precocemente, e quindi con polmoni non abbastanza sviluppati per potere respirare in autonomia.


Il grande uovo che ha raccolto fondi per la nostra campagna a favore dei neonati prematuri è stato poi donato dalla Fondazione ASM alla “Sacra Famiglia” di Cesano Boscone. Nella foto, eccolo sul marciapiede antistante la sede della storica istituzione benefica, dove ha dovuto sostare per rispettare il rigido protocollo anti-Covid.

Il maxi-uovo donato dalla Fondazione ASM fa bella mostra di sé nei locali della Fondazione Sacra Famiglia, nel più rigoroso rispetto delle procedure anticontagio: una breve quarantena prima di essere ammirato e apprezzato dagli ospiti della struttura di Cesano Boscone.

Gregorio Federico Zoppas con il grande Uovo di Pasqua elegantemente confezionato in esclusiva per la Fondazione ASM dallo stilista Pierre Prandini e aggiudicato nell’asta benefica per i nostri prematuri alla generosa donatrice svizzera Martina.

 La gioia dei bambini di Martina, la generosa vincitrice dell’asta per il maxi-uovo della Fondazione ASM, al suo arrivo a Saint Moritz. Felici di sapere che quel magnifico regalo aiuterà altri bambini, appena nati e meno fortunati di loro, a sperare in una vita normale, nonostante la nascita prematura e i gravi problemi che ne derivano.

Il terzo uovo gigante messo all’asta dalla Fondazione ASM ha allietato la Pasqua di un’altra persona sensibile alla condizione dei neonati prematuri, Christina, che lo ha portato con sé in Costa Azzurra per condividerlo con gli amici.

Giornata mondiale per la consapevolezza sull’autismo Tredici vip fanno da testimonial contro i pregiudizi

Tredici personaggi famosi partecipano al video di sensibilizzazione lanciato in occasione del 2 aprile.

Il 2 aprile è la Giornata mondiale per la consapevolezza sull’autismo, istituita nel 2007 dall’Assemblea generale dell’Onu per richiamare l’attenzione sui diritti delle persone con disturbi dello spettro autistico. Tredici rappresentanti del mondo dello spettacolo, della letteratura e dello sport leggono i bisogni dell’individuo con autismo: a darne voce sono Al Bano, Lino Banfi, Susanna Tamaro, Roby Facchinetti, Giacomo Poretti, Giovanni Storti, Antonio Provasio, Alba Parietti, Luisa Corna, Cristiano de André e la figlia Alice, l’atleta paralimpica Martina Caironi, il centrocampista dell’Inter e della Nazionale Nicolò Barella. Il filmato, montato dalla regista Chiara Francesca Longo, docente di Scuola Futuro Lavoro a Milano, la prima in Europa studiata per rispondere alle esigenze di studenti Asperger, ha come enti promotori Fondazione un Futuro per l’Asperger, Aps Angsa Lombardia (Associazione genitori di soggetti autistici) e Fondazione Sacra Famiglia di Cesano Boscone

L’iniziativa è patrocinata da ASM Onlus, l’Associazione Italiana per lo studio delle malformazioni, che in passato si è occupata di divulgazione scientifica sul tema della sindrome di Asperger.

Nel video i personaggi leggono le pillole che concentrano i bisogni e le caratteristiche delle persone autistiche, redatte dal professor Lucio Moderato, mancato lo scorso dicembre. In un altro filmato intervengono gli esperti, Cecilia Carenzi (psicologa e psicoterapeuta, lavora per Fondazione Sacra Famiglia di Cesano Boscone), Paola Ferrazzi (responsabile gestione Servizi per l’autismo di Sacra Famiglia) e Luigi Croce, psichiatra e psicoterapeuta. 

L’autismo suscita, infatti, ancora oggi pregiudizi ed errate convinzioni: si ritiene che la persona con autismo prediliga l’isolamento, sia aggressiva, incapace di provare emozioni o, al contrario, abbia blocchi emotivi, considerati causa delle difficoltà relazionali, fino ad arrivare alla convinzione che la sua sia una patologia trasmissibile.

“La domanda che spesso ci facciamo è se coloro che presentano disturbi dello spettro autistico siano malati – afferma Croce -. La ricerca scientifica, l’esperienza, le persone stesse e le loro famiglie ci aiutano a comprendere che non si è di fronte, in realtà, a una malattia.  Questi individui hanno una particolarissima sensibilità alla luce, ai colori, agli odori e ai sapori. In genere, hanno necessità, come un software, di elaborare le informazioni una alla volta. Il rischio per loro è di andare in confusione: se le informazioni sono troppe e non sono sequenziate in maniera ordinata, vanno in ansia, in agitazione, diventano confusi ed esprimono i loro problemi di comportamento. Non esiste un autismo standard, ma esistono le persone, diverse tra loro, con difficoltà differenti nel porsi nei confronti del contesto che spesso è l’ostacolo maggiore alla loro piena realizzazione”.

“Il funzionamento della persona autistica è diverso e impatta in aree specifiche, la comunicazione, l’interazione sociale e la ripetititvità e ristrettezza di interessi – spiegano Paola Ferrazzi e Cecilia Carenzi -. Le persone con autismo possono avere difficoltà di comunicazione importanti, possono non parlare o al contrario avere un linguaggio forbito, ma possono faticare a conversare con l’altro. Molto spesso hanno isole di abilità molto alte, si concentrano sui particolari. Possono, inoltre, parlare in modo molto approfondito e dettagliato di ciò che le interessa, senza ascoltare ciò che il loro interlocutore ha da dire”.  

Lo scopo del filmato è contribuire alla divulgazione di informazioni corrette che contrastino la discriminazione ingiustificata e favorire il miglioramento della qualità della vita delle persone con autismo, in modo che possano condurre un’esistenza socialmente integrata. 

Quest’anno l’ONU dedica la giornata al tema dell’inclusione sul lavoro perché, come afferma António Guterres, Segretario Generale delle Nazioni Unite, “Le persone con autismo hanno diritto all’autodeterminazione, indipendenza e autonomia, così come il diritto all’istruzione e al lavoro su base di parità con gli altri.”

I dati del Ministero della Salute, del 2020, ci raccontano di un incremento generalizzato delle diagnosi grazie anche alla maggiore formazione dei medici e all’aumentata conoscenza del disturbo da parte della popolazione generale. In Italia un bambino su 77 (età tra i 7e i 9 anni) presenta un disturbo dello spettro autistico con una prevalenza maggiore nei maschi: questi sono colpiti 4,4 volte in più rispetto alle femmine. I bambini di 8 anni con sindrome dello spettro autistico sono 1 su 54 negli Stati Uniti, 1 su160 in Danimarca e in Svezia, 1 su 86 in Gran Bretagna.






Rosanna Scardi 

Ufficio stampa

Fondazione Un futuro per l’Asperger

Un maxi uovo di Pasqua all’asta per i bambini prematuri e ultraprematuri

La Fondazione ASM per la Salute dell’Infanzia ha ricevuto in dono questo bellissimo Uovo di Pasqua.
È un regalo magnifico, sontuoso, ha un’altezza netta di 110 centimetri, una circonferenza di 140 centimetri, e pesa ben 5 chili!


Lo stilista Pierre Prandini lo ha arricchito con una parure composta da collana e bracciale Tennis in Argento 925 placcati in oro bianco e Diamanti chimici.

Abbiamo pensato di metterlo all’asta,
la cifra raccolta ci avvicinerà all’obiettivo di acquistare il secondo respiratore ad altissima tecnologia, che consentirà a tanti altri neonati prematuri e ultraprematuri di aumentare le loro speranze di sopravvivenza.

“(ANSA) – MILANO, 25 MAR – In una Pasqua ancora afflitta dalla pandemia, la solidarietà non va in lockdown. Lo dimostra la Fondazione ASM per la salute dell’infanzia, con il suo appello per i neonati più fragili, i prematuri e gli ultraprematuri, che da sempre iniziano la loro vita in zona rossa.”

Un ringraziamento speciale a Testori Comunicazione e ad ANSA (clicca qui per leggere l’articolo completo) per il grande aiuto nel raggiungere il nostro obbiettivo solidale.



Uova e Veneziane ASM, per una Pasqua solidale, in dolcezza

Visto il grande successo dei nostri panettoni e pandori solidali abbiamo deciso, per questa Pasqua, di proporre anche delle dolci Uova al cioccolato extra fondente o al latte, con la possibilità di scelta tra tre delicati colori: avorio, azzurro e pesca.

Le incantevoli decorazioni sono una creazione di Pinuccia Cottone, che da sempre è vicina alla fondazione ASM, realizzando fra l’altro anche gli addobbi per le serate di gala.

La nostra raccolta fondi prosegue per l’acquisto del secondo respiratore salvavita per i neonati ultra prematuri e in una solidale collaborazione con lo stilista Pierre Prandini, abbiamo il piacere di proporvi anche delle meravigliose e fragranti veneziane pasquali.





Da prenotare sempre allo
02 58430313.
Nell’offerta di 28 euro cad. è compresa la consegna su Milano.

Per donazioni:

ASM Onlus
Iban: IT58A0503401690000000017889
Banco BPM “

Per gli amici di ASM è speciale l’accoglienza in Politerapica


La pandemia di COVID-19 ha fatto emergere l’importanza di una medicina territoriale, in grado di essere vicina al paziente ed alle sue necessità, anche in un’ottica di prevenzione. Ed è proprio questa la filosofia che guida l’attività di Politerapica, affermata struttura sanitaria accreditata con il Servizio Sanitario, che opera dal 2008 a Seriate, in provincia di Bergamo.

La nostra Associazione ha voluto offrire a tutti i nostri amici in possesso di una tessera di ASM valida, e anche ai loro familiari, l’opportunità di fruire a condizioni vantaggiose delle numerose prestazioni medico-specialistiche e riabilitative erogate negli ambulatori di Politerapica. Grazie alla Convenzione stipulata di recente da ASM, basterà presentarsi all’accettazione di Via Nazionale 93 con la tessera della nostra Associazione in corso di validità per usufruire di uno sconto del 10% su visite e prestazioni specialistiche, pacchetti riabilitativi e somministrazione di vaccini.

Per i familiari dei nostri sostenitori, sarà sufficiente esibire una fotocopia della tessera di ASM. L’accordo prevede anche un trattamento preferenziale per quanto riguarda le liste d’attesa, facendo presente di avere la tessera di ASM in sede di prenotazione. Per contattare Politerapica, aperta dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 21, si può telefonare al numero 035-29.84.68, oppure scrivere all’indirizzo e-mail segreteria@politerapica.it

La struttura di Seriate si caratterizza per l’offerta di visite specialistiche con Primari ospedalieri e con medici di grande esperienza, ma accessibili a costi contenuti. Ed è molto attiva nell’informazione divulgativa di qualità con il fine di prevenire le patologie, o di farle emergere precocemente per poterle curare più efficacemente. Sono parecchi, quindi, gli elementi in comune con noi di ASM e con le nostre iniziative. Improntata all’approccio multidisciplinare, Politerapica è particolarmente attiva nella riabilitazione del pavimento pelvico, che è di riconosciuta importanza dopo il parto. 

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